Una Giornata Missionaria

UNA GIORNATA MISSIONARIA

Domenica 17 giugno a Reggio Emilia si è svolto l’incontro con le persone (madrine e padrini del Nord Italia) che hanno bimbe o bimbi con sostegno a distanza in America Latina o in Africa, organizzato dalla Suore Missionarie del Verbo Incarnato.

C’erano tante persone e famiglie che vivono questa meravigliosa esperienza, c’erano tante suore presenti, provenienti dalle Comunità di Reggio Emilia, Sassuolo, Villarotta e da quella di Sabbione.

Al mattino abbiamo partecipato alla celebrazione dell’Eucarestia nella Chiesa dei Frati Cappuccini a Reggio Emilia, poi il pranzo insieme con il cibo e le bevande portato un po’ da tutti; nel pomeriggio l’incontro.

E’ stato bello e piacevole lo stare insieme durante la giornata: l’Eucarestia, il pranzo… un modo per conoscere persone nuove! Ci sono anche tanti meravigliosi bimbe e bimbi, figli di alcune delle giovani famiglie presenti. Eravamo persone di varie età ed estrazione sociale, tutte persone molto belle, gioiose. Si sentiva che tutti eravamo animati dalla stessa scelta, dalla passione, dalla voglia di dare, donare qualcosa ad altri.

Tutto ciò è diventato poi più chiaro nel pomerisuor Ana Inesggio, quando Suor Rosa e Suor Ana Inès ci hanno illustrato ciò che le Suore stanno facendo in America Latina e in Africa. La loro voce e le loro presentazioni proiettate come diapositive e filmati, le immagini, le fotografie, le musiche e i suoni ci raccontano di mondi, di realtà molto lontane da noi, vogliono farci capire quei mondi, farci sentire che quei mondi sono così carichi di sofferenza ma anche di gioia, di voglia di vivere e che sono eguali a noi, hanno i nostri stessi diritti di vivere, di esistere, di essere pienamente ed integralmente persone, figli di Dio come noi.

I volti delle donne, degli uomini, degli adolescenti, delle bimbe e dei bimbi scorrono nelle foto, nelle immagini che rappresentano le loro sofferenze, vediamo ciò che si sta facendo per aiutarli, per curarli. Vediamo anche immancabile in quasi ogni fotografia, il volto sereno di una infaticabile Suora, maniche della veste arrotolate, tenendo in braccio una bimba o un bimbo, curando una persona malata, assistendo un giovane handicappato; queste suore hanno la meravigliosa determinazione di chi sa di essere proprio là dove bisogna essere oggi, dalla parte di chi ha bisogno.

La mia esperienza di padrino di un bimbo in America Latina, Samir, a Santa Cruz in Bolivia, dal 2002 ad oggi, mi ha insegnato molto; accanto all’aiuto economico mensile, ho sempre desiderato avere un contatto umano. Una volta al mese ci sentiamo al telefono io e Samir, i suoi fratellini e sorelline, qualche volta anche con il suo papà e la sua mamma; parlo sempre anche con Suor Francesca, ci scambiamo opinioni sul come educare questo bimbo ormai ragazzo, su come va a scuola, su come cresce, lui e i suoi fratelli, sui problemi della sua famiglia.   Siamo distati migliaia di chilometri, e così viviamo, insieme, a distanza questa meravigliosa vita. Ringrazio Dio di tutto questo contatto umano.

Ma torniamo alla giornata del 17 giugno: cosa mi è rimasto di questa giornata a Reggio Emilia con voi madrine e padrini di quei bimbi, con voi Suore Missionarie del Verbo Incarnato?

Direi tre cose fondamentali:

1)      il senso della semplicità di questa scelta di aiuto, di essere missionari anche da qui e cioè la convinzione che questa scelta semplifica la vita e la rende più gioiosa; le nostre “difficoltà” che abbiamo qui vengono aiutate e semplificate in rapporto a quello che accade là, la nostra visione cambia;

2)      il senso della naturalità di questa scelta missionaria, se tu parli con quei bimbi, con quelle persone, se tu li guardi, se tu vedi quel bimbo africano danzare in mezzo al cerchio di altri bimbi con una naturalezza, un ritmo e una gioia che sono la sua vita, è naturale avvicinarti a lui;

3)      il senso della reciprocità del dono; nel donare a loro tu non te ne accorgi ma sono loro che donano a te quella gioia; è tutto gratuito, un fluido buono che va da te verso loro e che torna da loro a te.

Grazie alle Suore Missionarie del Verbo Incarnato per l’invito del 17 giugno.  Un caro saluto a tutti,   Lamberto Casari

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